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Sunday, September 20, 2015

L"antimonio. Trattato delle meravigliose virtù dell"antimonio




L"antimonio. Trattato delle meravigliose virtù dell"antimonio


Italian | 1991 | ISBN: 8827209476 | EPUB/PDF | 148 pages | 3.6 MB




Nel 1628 viene edito a Torino l"Antimonio, "cioè trattato delle meravigliose virtù dell"Antimonio con le annotazioni del Signor Filostibio". Di chiara marca paracelsiana, ci ricorda Sergio Tira con esauriente e colto excursus storico, narrando le condizioni formative in cui il trattatello si muove che sono quelle dell"experimentum: quello che permette di trovare la quintessenza di ogni sostanza utile in terapia… utilizzando, affinandola, la vecchia alchimia spogliata dell"incomprensibile falso legame con l"allegoria. In pratica la prassi "amorevole" della iatrochimica. Ma è l"Antimonio il farmaco alchemico e ci si spiega: spesso confuso con lo Stibio, ed il suo etimo è incerto, e gli alchimisti "attoniti da questa sua proprietà di divorare ogni impurezza dell"oro", Re dei metalli, chiamano il processo "bagno del Re" o "del Sole" e ne iniziano una deificazione, già viva nel IV secolo della nostra èra". Così l"Antimonio diventa, con metafora zoomorfa, il Lupo. Ma l"Antimonio ha storia lunga se ancora ai limite dell""800 sbalordisce che bruciando aumenti di peso anziché diminuire. Sempre Sergio Tira ci fa riflettere, addirittura, sulla sua comparsa nel teatro elisabettiano e post-elisabettiano. Bene! L"Antimonio è, quindi, "somma medicina" annota, pagina dopo pagina, il trattatello, la "Considerazione Dotta" e l"attestazione dei vari, varissimi mali che esso può guarire.







Wednesday, September 16, 2015

Remo Bodei - Generazioni. Età della vita, età delle cose




Remo Bodei – Generazioni. Età della vita, età delle cose


Italian | Laterza | 2014 | EPUB | Pages 96 | ASIN: B00JEID7JK | 5.18 Mb






Ciascuna generazione condivide il destino del suo tempo e si proietta nel futuro generando figli. La morte di ognuno di noi implica di norma la trasmissione dei beni materiali, delle cose da una generazione all"altra. Gli oggetti diventano così anelli e veicoli materiali di continuità tra le generazioni. La tradizione si perpetua in questa trasmissione di beni, in uno scambio non oneroso, basato sulla logica del dono e della restituzione. La solidarietà familiare oltrepassa in genere la logica del do ut des. Instaura quel circolo virtuoso che, nella simbologia antica, è raffigurato dalle Grazie o Cariti, simbolo della charis, della "grazia" nel senso non della bellezza ma della gratuità. Le Grazie sono tre giovani fanciulle che danzano tenendosi per mano e rappresentano il beneficio (il dare, il ricevere e il restituire), il quale, passando di mano in mano, ritorna circolarmente a chi lo ha inizialmente concesso. Si sente oggi bisogno, in un periodo di crisi e di maggiore scarsità di risorse, di rinsaldare i legami sociali, di introdurre in essi un maggior tasso di giustizia, di far rinascere la fiducia fra le generazioni dei "garantiti" e degli "uomini flessibili". Tale cultura del dono, della generosità circolare, sembra ad alcuni essere oggi diventata – nella società, al di fuori della famiglia – un"alternativa a una economia basata sulla crescita indefinita dei bisogni e dei desideri. Questo progetto di "decrescita" e "abbondanza frugale" potrebbe implicare modalità di restituzione di risorse materiali e immateriali (cose, sicurezza e affetti) alle giovani generazioni. Ciò comporta un profondo e doloroso cambio di atteggiamenti e di politiche, soprattutto a livello etico ed economico, che non passa solo attraverso il fornire loro delle cose, il tenerli a casa in età adulta, ma anche dal ricostruire grazie alle istituzioni le condizioni della loro autonomia.







Remo Bodei - La vita delle cose




Remo Bodei – La vita delle cose


Italian | Laterza | 2014 | EPUB | Pages 145 | ASIN: B00JKI075G | 5.34 Mb






Dagli utensili preistorici in pietra, osso o legno alle prime produzioni ceramiche, dalle macchine ai computer, le cose hanno percorso una lunga strada assieme a noi. Cambiando con i tempi, i luoghi e le modalità di lavorazione, discendendo da storie e tradizioni diverse, ricoprendosi di molteplici strati di senso, hanno incorporato idee, affetti, simboli di cui spesso non siamo consapevoli. Il significato di "cosa" (contrazione dal latino "causa", quanto ci sta a cuore e per cui ci si batte) è, infatti, più ampio sia di quello di "oggetto", ciò che si manipola con indifferenza o secondo impersonali procedure tecniche, sia di quello di "merce" quale semplice valore d"uso e di scambio o espressione di status symbol. Le cose rappresentano nodi di relazioni con la vita degli altri, anelli di continuità tra le generazioni, ponti che collegano storie individuali e collettive, raccordi tra civiltà umane e natura. Il loro rapporto con noi somiglia, in tono minore, a quello dell"amore tra persone, dove il legame convive con la reciproca autonomia e nessuno è proprietà esclusiva dell"altro.