Italian | Laterza | 2014 | EPUB | Pages 96 | ASIN: B00JEID7JK | 5.18 Mb
Ciascuna generazione condivide il destino del suo tempo e si proietta nel futuro generando figli. La morte di ognuno di noi implica di norma la trasmissione dei beni materiali, delle cose da una generazione all"altra. Gli oggetti diventano così anelli e veicoli materiali di continuità tra le generazioni. La tradizione si perpetua in questa trasmissione di beni, in uno scambio non oneroso, basato sulla logica del dono e della restituzione. La solidarietà familiare oltrepassa in genere la logica del do ut des. Instaura quel circolo virtuoso che, nella simbologia antica, è raffigurato dalle Grazie o Cariti, simbolo della charis, della "grazia" nel senso non della bellezza ma della gratuità. Le Grazie sono tre giovani fanciulle che danzano tenendosi per mano e rappresentano il beneficio (il dare, il ricevere e il restituire), il quale, passando di mano in mano, ritorna circolarmente a chi lo ha inizialmente concesso. Si sente oggi bisogno, in un periodo di crisi e di maggiore scarsità di risorse, di rinsaldare i legami sociali, di introdurre in essi un maggior tasso di giustizia, di far rinascere la fiducia fra le generazioni dei "garantiti" e degli "uomini flessibili". Tale cultura del dono, della generosità circolare, sembra ad alcuni essere oggi diventata – nella società, al di fuori della famiglia – un"alternativa a una economia basata sulla crescita indefinita dei bisogni e dei desideri. Questo progetto di "decrescita" e "abbondanza frugale" potrebbe implicare modalità di restituzione di risorse materiali e immateriali (cose, sicurezza e affetti) alle giovani generazioni. Ciò comporta un profondo e doloroso cambio di atteggiamenti e di politiche, soprattutto a livello etico ed economico, che non passa solo attraverso il fornire loro delle cose, il tenerli a casa in età adulta, ma anche dal ricostruire grazie alle istituzioni le condizioni della loro autonomia.